Quando si parla di economia, solitamente si fa riferimento all'economia della scarsità delle risorse e al
comportamento razionale dell'agente economico. Questa visione, che ha mostrato i suoi
limiti conoscitivi ormai da molti anni, non lascia spazio a quello
che è il
punto
di partenza di qualsiasi azione economica:
l’impulso dell’essere umano a operare in modo creativo e
la sua dimensione relazionale, il suo essere scambio tra
attori economici (consumatore/produttore; famiglie/imprese;
imprese/Stato etc.). Entrambe le dimensioni (creatività e
relazionalità) - per anni trascurate dalla disciplina economica
- sono oggi una grandezza da cui non ci si può sottrarre.
Il contesto che caratterizza attualmente i paesi occidentali,
post-industriali, è quello dell'economia della conoscenza,
quindi dell'economia dell'abbondanza, in cui le dimensioni
intangibili del capitale sono predominanti;.
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